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Un libro speciale per tanti motivi. Edito Piemme, “Sarai regina e vincerai” è il libro scritto da Irene Vella.
Scrittrice e giornalista, con esperienze professionali importanti, Irene è un vulcano. I suoi tweet e post esplodono di vivacità, ironia, voglia di vita.
Tutta l’energia di Irene si percepisce nel libro, le sue parole catturano, le sue esperienze travolgono il lettore.
Lo stile narrativo è simile a un diario personale. Irene scrive con il cuore e lascia entrare il lettore nel suo mondo, nelle sue paure.
Nessun filtro a esperienze, pensieri e sensazioni. Del resto, Irene Vella è così. Vera. Nel dolore e nella felicità.
Vera quando parlava delle stronzamiche e delle mammemerda, vera come la vita.
Sono 35 i capitoli che raccontano la sua esperienza di vita.
L’incontro del principe azzurro, di nome Luigi, di cognome Pagani, chiamato da Irene Mitter, e l’incontro con un destino che vuole metterti alla prova.
Una famiglia in costruzione, sogni da realizzare, una figlia piccolissima e un giorno la scoperta di una malattia. Al principe azzurro viene diagnosticata un’insufficienza renale cronica. Potrebbe reggere un paio d’anni, e poi dialisi e trapianto.
Irene narra tutta la vicenda, con dolore e paura, ma anche con la lucidità di una donna che combatte con la spada dell’amore. Quello vero. Quello che, nonostante le lacrime, ti fa reagire, e pensare strategie per dire a tuo marito che la donazione del rene la farai te.
Ma non è tutto così semplice e scontato. La storia è fatta dalle persone e le persone da emozioni. Mentre Irene affronta tutto con mille parole, buttando fuori la rabbia, la delusione, Luigi resta nel silenzio che caratterizza la sua persona.
All’interno del libro, ci sono passaggi in cui l’autrice si rivolge direttamente al marito e allora si riesce a entrare anche nell’intimo dei loro pensieri.
La narrazione è arricchita da citazioni e da testi musicali. La musica parte quando s’intravedono possibilità.
Tutta l’intensità della storia viene spesso racchiusa dentro frasi “secche”, corte, ben definite. Frasi che mi hanno colpita perché contengono profonde riflessioni sulla vita, sull’approccio agli eventi.
Le avversità possono unire o dividere. In questo caso, hanno unito. Rafforzato.
Ho trovato un passaggio altamente emotivo: Irene non scrive della malattia del marito ma della loro malattia. La vita, in una vera storia d’amore, si divide in due, nel bene e nel male.
Ci saranno altre avversità da affrontare, pesanti, di quelle che fanno tremare l’identità. Ogni singola parola però, spinge verso un futuro da vivere insieme.
La storia di Irene e Luigi è un grande esempio: è la storia di una donna che dona il suo rene al marito, è la storia di un grande amore, è la storia di due figli meravigliosi, Donatella e Gabriele, è la storia di Miriam.
Ecco, Miriam il cane della famiglia Pagana, lei che mi ha scosso il cuore… lei che voglio pensare come regina, insieme a un Irene da leggere. Irene: la prima donna italiana donatrice di rene ad aver avuto un figlio. Perché tutto parte da un grande cuore.