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 Comunicazione e responsabilità: il voto a scuola dei bambini 
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Messaggio Comunicazione e responsabilità: il voto a scuola dei bambini
Ogni forma di comunicazione, intesa come frase pronunciata, è carica di emozioni, intenzioni, fatti e significati.
Questo vuol dire che, quando ascoltiamo il nostro interlocutore, dobbiamo cercare di andare oltre a ciò che abbiamo solo sentito.
Sulla base di questo principio mi viene in mente un caso in particolare, riferito ai bambini.

Cosa succede quando un bambino dice ai genitori il voto preso a scuola?

Tralascio l'ipotesi del voto medio perchè le due che vedremo insieme sono più significative per l'esempio che desidero fare.

Ipotesi numero uno:
il bambino prende un bel voto a scuola.
Con quali parole comunicherà questo magnifico risultato?
Sicuramente con un "Ho preso un bel voto!"

Ipotesi numero due:
il bambino si becca un brutto voto.
Molto probabilmente dirà: "La maestra mi ha dato un brutto voto".

Oltre ad informare che il voto preso è bello o brutto, quale significato contengono queste due modalità comunicative?
In questo caso c'è un chiaro richiamo alla "responsabilità" che però cambia in base al risultato ottenuto.

Nel caso del bel voto, il bambino tende chiaramente a far passare il messaggio: "io mi sono preso un bel voto".
Una modalità attiva che indica "il merito è mio" (la responsabilità è mia).

Nella seconda ipotesi, invece, la modalità diventa passiva. Se ho preso un brutto voto a la responsabilità non è mia ma della maestra.

I genitori dovrebbero sapere che un voto è brutto o bello a seconda del rendimento effettivo del figlio.
(Ok, ci possono essere casi particolari ma non rappresentano, almeno credo, la normalità).

E' tramite la comunicazione e le modalità espressive che si guidano i propri figli (oltre che con l'esempio) all'acquisizione di consapevolezza e responsabilità.

Come rispondere allora?

Nel primo caso la comunicazione è fluida e scorrevole. Basta rinforzare il messaggio che "il bambino è stato bravo, che si è guadagnato quel bel voto per merito suo".

Nel secondo caso la comunicazione, se vogliamo trasmettere un messaggio a forte contenuto educativo, dovrà essere "guidata".
Il bambino dovrà capire che quel brutto voto lo ha preso perchè ha studiato poco o capito male qualche passaggio o doveva approfondire qualche concetto.
In sostanza, il bambino dovrà ammettere che il brutto voto è arrivato per una sua precisa responsabilità (per un'azione che ha compiuto oppure non compiuto).

Come?
"Mamma, la maestra mi ha dato un brutto voto"...

"Oh, mi dispiace e vorrei capire il tuo stato d'animo. Come ti senti? Cosa provi?" (questo passaggio linguistico fa sì che il bambino percepisca la nostra vicinanza. E' importante quindi evitare l'aggressione perchè crea solo una barriera, ed anche molto forte).

"Sono arrabbiato! Lei ce l'ha con me..."

"Capisco. Vorrei farti una domanda... C'è qualcosa in più che potrai fare la prossima volta per prendere un bel voto?"
Oppure: "Secondo te, studiando di più o meglio potresti prendere un bel voto?"

Ovviamente potranno arrivare risposte diverse e, in base ad esse, il dialogo avrà bisogno di appronfondimenti.

Io credo che queste prime frasi possano essere un ottimo inizio e, con educazione e tatto, sono rivolte a spostare l'attenzione del bambino verso una sua precisa responsabilità.
Sostenere, come lui, che la maestra è cattiva significa trasmettergli un comportamento del tipo: se faccio qualcosa di male o sbagliato non è colpa mia". E il bambino andrà, per qualunque situazione, a cercare colpevoli esterni e lontani da lui.

Cosa ne pensate?
Se avete esperienze dirette o dialoghi più specifici sui quali confrontarci sarò felice di farlo insieme a voi. :-)


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2 ago 2010, 14:53
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Messaggio Re: Comunicazione e responsabilità: il voto a scuola dei bam
Condivido assolutamente il concetto! La struttura linguistica, e le parole usate, trasmettono un messaggio interiore.
Quando si parla di "crescita dei propri figli" bisogna fare attenzione anche a queste cose perchè potrebbero crearsi abitudini non proprio ottimali, come quella che descrivi.
Fare il genitore deve essere molto impegnativo... credo... 01w::


3 ago 2010, 12:01
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Messaggio Re: Comunicazione e responsabilità: il voto a scuola dei bam
Lo credo anch'io Camilla! :-D

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5 ago 2010, 8:44
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Messaggio Re: Comunicazione e responsabilità: il voto a scuola dei bam
In effetti è vero che la struttura linguistica e le particolari parole usate in una frase hanno poi un significato più profondo... e credo che con un po' di allenamento possiamo abituarci ad ascoltare veramente il nostro interlocutore e, come nel caso dei bambini, correggere, per quanto possibile, quello che potrebbe diventare un ostacolo.

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Tutto è possibile? ... Giannetto ci spera!


12 ago 2010, 14:25
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Messaggio Re: Comunicazione e responsabilità: il voto a scuola dei bam
Condivido Gian e grazie per la tua opinione!

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19 ago 2010, 16:15
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Messaggio Re: Comunicazione e responsabilità: il voto a scuola dei bam
buongiorno Solidea, buongiorno forum!
Il senso di responsabilità è un opzional per molti e purtroppo o per fortuna il ruolo degli educatori è fondamentale in primo luogo quello dei geniotori.

siamo quasi abituati a dare la colpa agli altri anche quando abbiamo la piena responsabilità di cio che accade

di esempi ne potrei fare tanti, mi viene in mente che la settimana scorsa mio marito scendeva dal marciapiedi metteva male la caviglia a terra e prende una storta.
al mio "come è successo?" mi risponde "tutta colpa di un cane che dormiva appena sotto il marciapiedi! ma prorpio li doveva addormentarsi?caspita quasi mi faceva cadere!"

ed io "scusa amò ma la responsabilità è del cane che stava li per fatti suoi o TUA che non l hai visto?" :roll:

con i miei figli poi i nonni da questo punto di vista sono un disastro completo!
barbara gioca sotto al tavolo, quando decide di alzarsi da una capocciata sotto questo e subito i nonni la prendono per consolarla "mannaggia questo tavolo cattivo!" battono sul tavolo "hai capito? non fare piu la bua a barbara!"

la prendo io in braccio e le dico " bisogna che stai piu attenta la prossima volta piccola mia!"

una mia amica qualche anno fa è putroppo morta in un incidente stradale, era salita in auto con una ragazzo che aveva bevuto un bel po'
la responsabilità di cio che le è accaduto è del ragazzo ubriaco o la sua che ha deciso di salire in quell auto senza pensare alle possibili conseguenze?

Laura


23 ago 2010, 10:50
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Messaggio Re: Comunicazione e responsabilità: il voto a scuola dei bam
Grazie Laura per questi tuoi esempi... tutti pertinenti e perfettamente idonei a spiegare il concetto di responsabilità che passa attraverso le nostre parole.

E con i bambini poi è quasi un classico quello che descrivi: se battono o cadono la colpa è dell'oggetto che avevano di fronte e si tende a dire "adesso diamo una totta al tavolo che ti ha fatto la bua!"...
Sai quante volte si sentono queste frasi? Tantissime e direi che le persone le pronunciano inconsapevolmente, senza sapere a cosa stanno trasmettendo veramente.

Mi viene in mente anche l'esame all'università. Spesso sentivo dire "oggi il prof è stato str... mi ha messo un voto basso". Tutte le volte che ho sentito questa frase da parte di studenti ed avevo la piena consapevolezza della materia oggetto di esame ho potuto constatare che quel voto è arrivato perchè di fondo mancava lo studio e non perchè il prof aveva la luna storta.

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24 ago 2010, 16:00
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