Forum Comunicare PositivaMente
http://www.solideavitali.it/forum/

Professione "Animatore": lo sguardo e la voce
http://www.solideavitali.it/forum/viewtopic.php?f=8&t=320
Pagina 1 di 1

Autore:  Solidea Vitali [ 28 lug 2010, 15:52 ]
Oggetto del messaggio:  Professione "Animatore": lo sguardo e la voce

Periodo estivo o ricordo di vacanze passate, fatto sta che molti di noi avranno incontrato nei loro momenti di relax gli animatori.

Facciamo così: io dico subito che li evito, soprattutto quando vengono in spiaggia con l'intenzione di farmi fare ginnastica e divertire per forza (come se per me stare lunga, distesa al sole, immobile... non fosse un divertimento :-D ).
Ma a parte queste mie personali considerazioni, quello che trovo interessante è studiare il loro modo di porsi, la loro gestualità, il loro modo di parlare.

Avete mai fatto caso che sembrano tutti uguali? Tutti usciti da una stessa scuola... E questo per alcuni versi va anche bene perchè il lavoro di "animatore" richiede determinate caratteristiche. Ad esempio: essere spiritoso, simpatico, divertente, far vedere che si è al top dell'umore, coinvolgere, stimolare gli ospiti (e far prendere delle cotte pazzesche alle ragazze :-D ).
Quindi da un lato devono animare la giornata o la serata, renderla viva, creare movimento e dall'altro devono coinvolgere gli ospiti in queste attività.

In alcuni casi (pochi per la verità) ho visto animatori perfetti, in altri ho visto animatori freddissimi. Pur avendo una gestualità affabile, simpatica (ti salutano sempre... quelli poi che al mattino ti sfrecciano davanti con la bici e dicono "boooooongiornoooooo signora!") alla fine si avverte sempre quel distacco, si capisce che lo fanno per lavoro e che non riescono a coinvolgere sul serio le persone.
Da cosa si capisce? Dallo sguardo prima di tutto: sempre al di là, sempre panoramico, sempre distaccato, sempre "guardo tutto e niente". E poi dalla voce, da come viene modulata. Sembra a volte di sentire una voce standard, registrata... priva di emozione e di calore. E mai ho sentito chiamare per nome qualche persona (ok, ricordare il nome di 5.000 ospiti è faticoso ma qualcuno lo si potrebbe ricordare).

La mia domanda è: se il ruolo dell'animatore è animare le giornate del turista... se non entra in empatia con lui cosa fa?

Cosa ne pensate voi? E quali esperienze avete in merito?

Autore:  Giannetto [ 28 lug 2010, 16:46 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Professione "Animatore": lo sguardo e la voce

Ok, c'è uno studio dietro a quello che scrivi ma devo ammettere che mi hai fatto divertire! In pratica sono le stesse sensazioni che provo io. Spesso, quando sono in spiaggia, mi copro il viso, mi metto a pancia in giù sperando di non essere visto...

A parte il tono scherzoso, è vero: spesso gli animatori risultano freddi... forse credono che nel loro lavoro non rientri l'instaurare una sinergia con i turisti.
Del resto, come scrivi, se non entri in sintonia come puoi prendere che il turista si diverta?

Autore:  Solidea Vitali [ 28 lug 2010, 16:58 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Professione "Animatore": lo sguardo e la voce

Già...

E certo ci sono animatori che "ci sanno fare" sul serio (perchè ne ho visti)... ovviamente poi sono rimasta colpita da chi invece faceva il suo lavoro a metà... francamente mi sfugge il motivo... forse non danno peso alla comunicazione... forse credono di applicare bene alcune tecniche e su queste si concentrano ma ne lasciano fuori altre...

Autore:  Laura [ 29 lug 2010, 11:56 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Professione "Animatore": lo sguardo e la voce

Buongiorno forum!
Molto spesso mi è capitato di fare le vacanze a giugno o a settembre, un po' per motivi economici (se riusciamo ad evitare Agosto risparmiamo 800%) ma principalmente per preferenza, la spiaggia è tutta per noi, il tempo è migliore (adoro mettere la magliettina a maniche lunghe la sera) e gli animatori sono tutti per noi! :-)
Tutto questo cappelletto per dire che quando andavo in vacanza con i miei ad agosto non ho mai avuto il (dis)piacere di parlare a tu per tu con uno di loro, tanta era la loro fatica a gestire già "chi ha voglia di sfrenarsi" figuriamoci una pigrona come me, quindi di questi periodi sono sempre passata inossevata.

a settembre invece quando i villaggi ospitano perlopiu pimpanti vecchietti ho avuto il piacere di essere quasi un bisogno per i giovani animatori che trascorrevano le loro giornate a fare liscio, a giocare a carte o ad ascoltare i trascorsi che le persone anziane amano tanto raccontare ed erano felicissimi di intrattenere una giovane coppia e i loro bambini!
certo! ci chiamavano anche tutti per nome! e da li a dire "meno male che ci siete voi" "se non fosse per voi" etc...

c'è anche da dire che tra le offerte di lavoro ho spesso trovato "cercasi animatore turistico anche prima esperienza per villaggio luglio e agosto etc"

quindi quindi non credo che tutti gli animatori che conosciamo siano dei veri e propri professionisti, molti sono improvvisati dato che a mio parere quando la gente ha gia voglia di divertirsi non servono grandi input.

Un po come il lavoro di operatrice telefonica out bound (in uscita)
ce ne sono a migliaia (e migliaia sono i posti vuoti) ma poche pochissime fanno bene e con passione il prorpio lavoro. molte anche senza conoscere minimamente i segreti della PNL riescono ad avere successo per carattere (cosi come ci sono degli animatori nati) altre (pochissime) sanno che devono studiare un po' (come un animatore preparato) ma molte pensano che basti un telefono e dei numeri da chiamare ed il resto è tutta fortuna (l animatore che mette della musica o delle basi sorride grida un po' e spera che la gente balli e canti).

Laura

Autore:  Solidea Vitali [ 29 lug 2010, 12:45 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Professione "Animatore": lo sguardo e la voce

Grazie Laura per aver raccontato la tua esperienza!
E soprattutto grazie per aver analizzato a fondo il tema che ho proposto. :-)

Credo anche io si tratti di "questione di preparazione" o di professionalità.

A fine maggio abbiamo fatto una prima vacanza proprio per i motivi che scrivi... anche a noi piace la spiaggia poco affollata ed apprezziamo i vantaggi di chi evita proprio il periodo del ferragosto.
In quell'esperienza di maggio ho trovato come animatori 4 ragazzi molto giovani (secondo me non superavano i 19 anni) e forse poco preparati. Insomma in loro ho notato "le arie" che si davano senza cosiderare per niente il rapporto con il "cliente". Mi hanno parlato, abbiamo preso un caffé insieme, ma io notavo comunque qualcosa di freddo.
Per farvi un esempio, con mio figlio, uno di questi ha provato tante volte a comunicare ma con scarsissimi risultati! Mio figlio lo guardava come fosse un marziano perchè le sue tonalità di voce erano esageratamente forzate.

E questa è solo una piccola parte della mia personale esperienza.
Due anni fa, invece, all'Isola d'Elba ho conosciuto e avuto modo di vedere come lavorava un "animatore" eccellente. Posso dire che la caratteristica prevalente che notai fu: il grande amore per il contatto con la gente.
Credo anche questo possa fare una grande differenza. ;-)

Autore:  Camilla [ 30 lug 2010, 15:12 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Professione "Animatore": lo sguardo e la voce

Io una volta mi sono presa una super cotta per un animatore. Effettivamente avevo notato che con quel suo ruolo ci giocava un po'... lo sentivo distante e freddo. Ovviamente poteva non essere interessato a me (anzi era proprio così) ed ovviamente non voglio generalizzare.
Sono però convinta che la comunicazione sia per quel lavoro determinante.

Pagina 1 di 1 Tutti gli orari sono UTC + 1 ora [ ora legale ]
Powered by phpBB © 2000, 2002, 2005, 2007 phpBB Group
http://www.phpbb.com/