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 Stare male fa figo? 
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 Stare male fa figo?
Non so se capita anche a voi ma la maggior parte delle persone che incontro stanno male.
Qualcuno avrà sicuramente buoni motivi per dirlo e dichiararlo ma in certi casi credo che si dica di "stare male" per il gusto di dirlo.
Stare male fa figo? E' fashion?
Lamentarsi di tutto e di tutti è la nuova tendenza?

Mi pongo spesso questa domanda e credo di essere ancora alla ricerca di una risposta univoca e soddisfacente.

Spesso piccole cose si trasformano nel linguaggio di alcune persone in vere e proprie catastrofi, in limiti insuperabili... e diventano convinzioni che vincolano soltanto le nostre vite.
Faccio alcuni esempi e cerco di spiegare meglio.

"Non mandare tuo figlio all'asilo... io l'ho dovuto fare ed ho passato un anno infernale: si è ammalato sempre".
"Mio figlio è una peste. Non mi dà tregua... corre sempre, vuole toccare tutto, non si ferma mai".

"Oggi le cose vanno tutte male. Io ancora lavoro, nessuno ci ha detto della mobilità o licenziamenti... ma quanto durerà questa cosa?"

"In che razza di società viviamo! Tutto va storto. Tutto costa tanto e non si arriva alla fine del mese."

"Che studiano a fare i giovani? Tanto non troveranno lavoro e la pensione non la prenderanno mai."

Il massimo mi capita quando qualcuno mi chiede: come stai? Cosa fai?
Ed io rispondo semplicemente la verità: faccio il lavoro che ho sempre sognato e sto bene, mi sento appagata con tanti sogni da realizzare.
Faccio in tempo a finire la mia risposta che già lo sguardo dell'interlocutore cambia: sgrana gli occhi come se il mio volto fosse quello di un marziano.

In alcuni casi ho provato ad elencare i motivi del mio benessere ed anche a spiegare che il lavoro dei tuoi sogni te lo devi costruire o quantomeno lo devi cercare perchè di certo non lo sentirai suonare al campanello della tua abitazione.
Ma più andavo avanti e più risultavo essere una specie di mostro, un essere strano e lontano da questa società. E non vi nego che alcune volte hanno anche pensato che appartenessi ad una setta strana.

Altre volte ho modificato l'andamento del mio discorso per vedere le diverse reazioni.

Infatti le cose sono andate così: dopo aver dichiarato la mia felicità e soddisfazione ho anche aggiunto tanti elementi negativi (ho fatto uno sforzo e li ho trasformati in questo senso).
Ad esempio ho detto: e si, il mio è un lavoro che mi piace tanto ma devo sempre stare in giro per l'Italia. A casa ci sono poco. Oppure: e ma sai! lavorare in proprio può essere gratificante ma quante tasse si pagano!!!
Solo così sono diventata una persona normale.

Allora mi chiedo: si è normali se si soffre o ci si lamenta e si sta male?

Cosa ne pensate voi? Quali sono le vostre esperienze in merito?


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"Prima dí a te stesso cosa vorresti essere; poi fai ciò che devi fare." Epitteto
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Immagine Docente e Formatore in comunicazione efficace. Fondatrice di Comunicare PositivaMente.
Solidea Vitali è anche su: Immagine Immagine Immagine


7 set 2009, 15:46
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